L’alta pressione non demorde, rimandato il fresco

Il meteo

Tra lunedì e martedì l’alta pressione africana subirà solo un piccolo scossone occidentale, quindi in ritardo rispetto alle previsioni di qualche giorno fa; le si sostituirà presto quella delle Azzorre, secondo uno schema di alternanza che prosegue ormai da oltre un mese. È anzi probabile che il cambiamento climatico atteso sia lento e poco percettibile, scandito da qualche temporale isolato e da un leggero calo delle temperature solo da lunedì. Dalle ultimissime indicazioni dei modelli previsionali, anche la prossima settimana trascorrerà in buona sostanza in compagnia di temperature ancora elevate, sempre al di sopra dei 30 gradi, anche se non sui livelli dei giorni scorsi.
Il weekend sarà quindi all’insegna del bel tempo, fatta eccezione per i soliti annuvolamenti pomeridiani a ridosso dei rilievi, più compatti in montagna. Le temperature fletteranno di un grado o due, con massime sui 32-33 gradi. Poco probabile l’avvento dei temporali in pianura. Ancora afa, specie nel pomeriggio-sera.
Il transito del fronte freddo nel Mediterraneo sarà ostacolato dall’ostinata resistenza dell’alta pressione africana che tuttavia lascerà filtrare in Valpadana qualche spiffero di aria fresca di origine atlantica a partire da lunedì. Potrebbe essere la miccia per temporali isolati, più probabili in montagna.
Da mercoledì, giorno di Ferragosto, l’arrivo dell’alta pressione delle Azzorre determinerà più giorni quasi completamente soleggiati e caldi, con afa di nuovo in forte aumento a partire da venerdì. Non è detta infatti la parola fine sulle ondate di calore. La probabilità che ce ne possano essere altre rimane elevata.
Nella seconda metà di agosto un rallentamento fisiologico dell’estate è da mettere in conto: le aree di alta pressione sono meno potenti, l’aria fredda nord-europea si riorganizza, la radiazione solare è meno forte e le giornate sono più corte. Non è detto però che sia sempre così, specie negli ultimi dieci anni, vista la frequente persistenza della canicola anche dopo Ferragosto.
Una tendenza, questa, divenuta sempre più frequente: è successo ad esempio nel 2009, con temperature fra 36° e 37° per cinque giorni consecutivi (tra il 17 e il 21), nel 2010, nel 2011 (in quest’anno le massime arrivarono alle soglie dei 38° dopo il 20 del mese) e pure nel 2012, con cinque giorni consecutivi con massime oltre i 36° e una punta massima di 38° netti. Nel 2015 venivano registrati in città 35 gradi il giorno 30. Per non parlare del terribile agosto del 2003, con valori sempre superiori ai 35° fino al giorno 24 compreso e un’ennesima punta di 34° negli ultimi giorni del mese.
Per ora, in fatto di caldo esagerato, l’attuale agosto si sta dando da fare. Pur non avendo raggiunto i 38,3° dell’agosto scorso (domenica scorsa, giorno più caldo, ci siamo fermati a 36°) le temperature massime sono rimaste quasi sempre oltre i 34 gradi dal 30 luglio scorso, con l’eccezione di una sola giornata.