Torre d'Oglio (Marcaria) Torre d’Oglio (Marcaria) Mesi di chiusura e di disagi ma all’orizzonte nessuna soluzione. Il protagonista è, ancora una volta, il ponte di barche di Torre d’Oglio o meglio il divieto di transito sull’infrastruttura che persiste addirittura dal maggio scorso. Per risolvere la questione, come già detto, serve un progetto risolutivo e definitivo spettante all’ente competente e cioè la Provincia. Ente, quest’ultimo che, per farla breve - la vicenda va avanti dal 2010 - pare non riesca a trovare un rimedio valido, proponendo nel tempo solo accomodamenti tampone. Rimpallando, tra l’altro, la colpa alla Regione sostenendo che la stessa non voglia elargire i fondi necessari; fatto non vero visto che la volontà di sostenere economicamente la realizzazione di un progetto è stata più volte espressa anche dall’assessore regionale Gianni Fava con una condizione, però, che la Provincia presenti una soluzione durevole e non provvisoria. Nel frattempo però, tra un’accusa e l’altra, il ponte rimane chiuso e le difficoltà degli automobilisti aumentano. «Lega Nord Oglio Po non accetta più questa situazione e pretende che il problema vada risolto il prima possibile - afferma il segretario della circoscrizione Lega Nord dell’Oglio Po Cedrik Pasetti - . La vicenda ormai è incancrenita tenuto conto inoltre che chi ha creato il problema non sa, o non vuole, risolvero. E mi riferisco al Pd e nella fattispecie all‘ex presidente della Provincia Maurizio Fontanili , il quale volle rivoluzionare il meccanismo che per più di 100 anni aveva fatto funzionare il ponte. Comunque, al di là delle critiche dovute visto che l’attuale presidente di Palazzo di Bagno ( Beniamino Morselli ndr) ha affermato che la responsabilità dei ritardi sia da attribuire alla Regione, voglio presentare un evento che la Lega ciroscrizione Oglio Po organizzerà il prossimo 2 settembre sulle sponde del ponte: quella di competenza del Comune di Marcaria e di quella di competenza di Viadana. Si tratta di un sit-in al quale abbiamo chiesto la partecipazione, oltre ovviamente dei sindaci di Viadana e Marcaria, anche di tutti i primi cittadini dell’Oglio Po, della Regione, che ha già dato la sua disponibilità con la presenza dell’assessore Fava, delle associazioni presenti sul territorio, delle istituzioni e soprattutto dei cittadini, quelli che più sono colpiti dai disagi creati dalla chiusura dell’attraversamento fluviale.